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Post-produzione: ma poi con photoshop mi ritocchi, vero?

L’argomento di oggi, che riguarda il fotoritocco delle immagini in post-produzione,  mi sta molto a cuore e per farlo ho scelto di mettere me come soggetto.

Perché?  Fondamentalmente per metterci la faccia nel vero senso della parola.    Quello che scrivo oggi lo penso e lo sento vero in questo momento della mia vita, a ormai 40 anni, ma chi mi conosce bene e da tempo sa che non l’ho sempre pensata (e da donna, vissuta) così.

Sembra assurdo ma a 25 anni ritoccavo ogni mia foto, ogni mia singola piccola rughetta (o cellulite nei punti critici per le foto in costume).

Allora le rughe erano davvero poche, ma non sopportavo di vedere neanche un piccolo accenno di zampa di gallina sul mio viso e  ci davo giù di photoshop alla grande.  Mi spianavo la faccia e la facevo tornare liscia come quella di una bimba di 10 anni.   Magari me la dimagrivo anche un pò per farla sembrare meno a  luna piena.

Oggi la penso diversamente.   Non mi piace il fotoritocco dell’immagine,  intesa come diventare dei chirurghi estetici digitali  (cosa di cui ero fiera fino a non tanti anni fa e che mi vantavo anche di saper fare)

Non mi va più di togliere tutti quei difettucci della pelle,  le imperfezioni o addirittura andare a modificare nasi e menti, per rendere più accattivante l’immagine.  Mi piace rappresentare la realtà per quella che è: la mia realtà oggi è che ho  rughe, macchie e a volte anche occhiaie o borse sotto gli occhi.  Pazienza.  Questa sono io e se mi devo guardare in fotografia voglio vedere come sono veramente.   Al massimo posso cercare di valorizzare la mia immagine , usando delle ottiche  e delle modalità di scatto che non mettano maggiormente in risalto (ancor più che l’occhio nudo a volte) quella che è la  realtà.  Ben vengano scatti a tutta apertura, che non mi facciano notare ogni singolo poro della pelle ed inquadrature che rendano il mio viso un pò meno a luna piena di quello che effettivamente è.

Ma il mio intervento si limita a  questo.  Basta con photoshop.   La post-produzione delle immagini, per me,  (visto che non mi occupo di moda, dove ahimè ritoccano perfino modelle bellissime e già perfette) si deve limitare a esposizione/luci/ombre, gestione del colore.  Niente di più.

Spesso  mi capita che le ragazze (e purtroppo non solo le spose e le ragazze giovani, ma tutte le donne in generale, ancor di più quelle che hanno superato gli ANTA da un pezzo) mi chiedano se si può intervenire sulla foto andando a togliere un pò di rughe o imperfezioni.

La mia risposta oggi è:  si, certo che si può fare, ma io non lo faccio, mi dispiace.    Posso toglierti un brufolo il giorno del matrimonio che ti è venuta proprio la sera prima e che normalmente non hai,  ma non andrò a togliere nessuna linea di espressione sul tuo volto o piccola ruga  che ti rende unica e perfetta così come sei, oggi che ti sto fotografando.

Guardo queste tre foto che ho scelto di pubblicare (ringrazio la bravissima Simona, che oggi mi ha scattato queste immagini). Ovviamente ho scelto le foto in cui mi piacevo e che mi valorizzano.  E’ abbastanza ovvio che sono più bella o affascinante  nella versione DOPO che PRIMA.   Ma io sono la versione PRIMA  e scelgo di rimanere tale.

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